Palio delle Balestre Grandi

La documentazione più antica inerente l’uso della balestra nella Repubblica di San Marino si desume da un documento del 7 febbraio del 1339 , in cui si disponeva che ciascuna Reggenza , a spese pubbliche, dovesse acquistare e consegnare al Massaro del Comune una grossa e robusta balestra corredata di 25 quadrelli o verrettoni e coloro i quali non avessero osservato quanto decretato sarebbero incorsi nella perdita del proprio “salario”, che sarebbe stato appunto usato per l’acquisto , da parte del Massaro, di una balestra.

Questa disposizione era inserita negli Statuti del 1295 e 1302 ,completata anche nei successivi Statuti e ripetuta in quelli del 1325 e del 1353.

Gli statuti del 1491-1505 conservarono a loro volta la disposizione, ma fu specificato che la balestra doveva essere di acciaio , riferendosi ovviamente all’arco.

Il documento del 3 settembre 1537 regolamenta la celebrazione del Palio da disputarsi con “Archibugio e con Balestra” fornendo l’elenco dei partecipanti “Capituli del Palio”.

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