La storia dei Balestrieri di San Marino

Ci sono tracce storiche di un corpo di balestrieri a San Marino fin dal XIV secolo a difesa delle mura e dell’indipendenza della comunità, ma anche con funzioni di polizia cittadina.

Spesso si esercitavano con gare e palii sia per mantenere efficiente la capacità di tiro, sia perché gareggiare con le balestre era un divertimento anche per i numerosi spettatori che accorrevano.

Nel 1956 emerse l’idea di ripristinare l’antico e statutario palio delle balestre, che si svolgeva il 3 settembre, giorno della fondazione della Repubblica, di cui si ha traccia già in documenti del XIV secolo, e che venne regolamentato negli statuti del 1600, sia per motivi folcloristici e turistici, sia per restituire ai giovani la consapevolezza del passato vissuto dai sammarinesi quando dovevano combattere per la loro libertà.

Vennero disegnati e creati costumi storici con una particolare varietà di fogge e di colori dovuta al fatto che ibalestrieri, divisi in nove squadre, dovevano e devono rappresentare i nove Castelli in cui è suddiviso amministrativamente il territorio di San Marino: ciascuna squadra quindi è vestita dei colori della propria bandiera distribuiti negli elementi essenziali dell’abbigliamento. Questi costumi vennero utilizzati fino al 1967, poi vennero ridisegnati e rifatti più volte.

Il 31 luglio 1956 i balestrieri sammarinesi fecero la loro prima uscita pubblica per le vie di San Marino salendo alla Cesta, ovvero la seconda torre, dove si schierarono lungo la scale di accesso, ai lati delle porte, tra i merli, nelle stanze interne.

Le nove squadre erano composte da cinque balestrieri ciascuna, più il portabandiera, cui si aggiungevano l’ufficiale, l’araldo, il paggio, due tamburini, due trombettieri per un totale di 61 uomini in tutto.

Un mese dopo, per la festa del Santo Patrono del 3 settembre, i balestrieri fecero la loro seconda uscita pubblica per ripristinare l’antico e tradizionale Palio di San Marino.

Negli anni successivi vennero perfezionate e rese più potenti le armi, e fu affinata l’organizzazione e lo svolgimento del palio storico del 3 settembre.

Nel maggio del ’57 i balestrieri sammarinesi fecero la loro prima esibizione pubblica al di fuori di San Marino partecipando al Corteo Matildico di Quattro Castella presso la Rocca di Canossa e al palio della balestra di Gubbio.

I balestrieri negli anni si sono esercitati in varie località, ma dal 1965 il loro campo di allenamento è divenuto una cava nel centro storico, l’attuale “Cava dei Balestrieri”, inaugurata ufficialmente il 3 settembre del 1971.

Sempre nel centro storico la Federazione allestì la propria sede dando vita anche un suo museo con i cimeli, i costumi, i trofei vinti e le attrezzature utilizzate che fu inaugurato nel 1981.

La Federazione Balestrieri Sammarinesi, insieme a Gubbio, Sansepolcro, Massa Marittima, Lucca, fa parte della Federazione Italiana Balestrieri, fondata il 13 febbraio 1966, il cui primo torneo nazionale individuale si svolse il 10 luglio dello stesso anno proprio a San Marino.

Nel 1972 nacque il campionato sammarinese individuale, nel ’76 quello a squadra, mentre nel ’74 vi fu il riconoscimento giuridico della Federazione Balestrieri da parte del Consiglio dei XII, tutti fattori che contribuirono a consolidare la Federazione ed a renderla una presenza sempre più costante all’interno della società e del folclore sammarinese.

Oltre ad affermarsi a livello locale ed italiano, la Federazione ebbe importanti riconoscimenti anche in Europa, e partecipò a tornei o manifestazioni in Germania, Belgio, Svizzera ed altre nazioni ancora, così come nel mondo, tanto che recentemente i suoi balestrieri hanno sfilato e dato dimostrazione della loro maestria perfino in Brasile.

Nel 1977 giunse un altro importante riconoscimento: la Reggenza appuntò al Gonfalone della Federazione la medaglia d’oro al merito, importante onorificenza decretata dal Gran Magistero di Sant’Agata il 5 febbraio, in quanto i balestrieri avevano saputo portare, come è testimoniato da un documento dell’epoca: “la bandiera sammarinese con onore in Patria, in Italia ed in Europa, destando entusiastica eco folcloristica, riportando grandi successi agonistici, promuovendo la conoscenza di San Marino con grande vantaggio per il consolidamento delle tradizioni avite, per l’educazione patriottica della gioventù e per lo sviluppo dell’industria turistica sammarinese”.

La Federazione negli anni successivi non si accontentò comunque dei traguardi raggiunti e dei contatti stabiliti, ma, ampliando il numero dei suoi aderenti, volle accrescere ulteriormente la proposta folcloristica e lo spettacolo che già poteva fornire al pubblico: per tale motivo nel 1982 decise di costituire al suo interno un gruppo di sbandieratori, cosa resa possibile dalla collaborazione e dall’amicizia offerte dai valenti sbandieratori di Sansepolcro, che istruirono nella difficile arte delle bandiere alcuni giovani sammarinesi.

Merita evidenziare che la Federazione Italiana ed Internazionale dei giuochi antichi e sport della bandiera era stata creata proprio a San Marino il 22 e 23 ottobre del 1966 durante un convegno internazionale qui svolto a tale scopo a cui presenziarono 15 associazioni italiane ed europee di sbandieratori.

La prima esibizione dei giovani sbandieratori sammarinesi avvenne nello stesso anno, poi come successe per i balestrieri, nelle stagioni successive il loro numero aumentò gradualmente fino a divenire una componente essenziale e ormai irrinunciabile del pittoresco spettacolo che la Federazione Balestrieri è attualmente in grado di offrire ai tanti spettatori che accorrono alle manifestazioni che organizza o a cui partecipa, grazie anche all’apporto dei musici, dei nobili e dei diversi personaggi in costume che oggi compongono abitualmente le sue sfilate, tutte figure di cui la Federazione Balestrieri si è dotata negli anni successivi per rendere sempre più scenografiche e ammirevoli le sue uscite pubbliche.

In passato la Federazione Balestrieri ha beneficiato dell’apporto anche del gruppo dei “Musici Antichi“, 10/12 musicisti che suonavano musiche rinascimentali e barocche, utilizzando strumenti musicali antichi, ovvero chiarine, flauti rinascimentali, flauti dolci, bombarde, cromorni, ranket, strumenti a percussione. Visto l’apprezzamento riscontrato da tale gruppo anche in Italia e all’estero, si sta attualmente ipotizzando di ricostituirlo.

Il 2006 è stato l’anno del 50° anniversario della Federazione Balestrieri Sammarinesi. Questa importante ricorrenza è stata celebrata attraverso riconoscimenti ufficiali da parte delle più alte autorità sammarinesi, la creazione dei nuovi costumi che accompagneranno i componenti della Federazione nelle esibizioni dei prossimi anni, l’emissione di una serie di francobolli. Inoltre, con la collaborazione della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino – S.U.M.S., sono state organizzate una serie di iniziative: un raduno degli ex-federati, l’emissione di una medaglia commemorativa, la creazione di un DVD promozionale, la realizzazione di un volume celebrativo e, insieme alla Segreteria di Stato per il Turismo, lo Sport, le Telecomunicazioni, i Trasporti e la Cooperazione Economica, uno spettacolo ideato per l’occasione.

La Federazione Balestrieri Sammarinesi è ormai conosciuta ed apprezzata anche oltre i confini di San Marino, essendosi esibita in numerose piazze italiane, europee e del resto del mondo. Ha promosso ovunque l’immagine di San Marino portando con sé quei messaggi di pace e libertà tanto cari ai cittadini della piccola e antica Repubblica del Titano.

 

Fonte: Saturno Notizie