Isère: divertente cerimonia a Crolles per la visita dei capitani reggenti di San Marino

Uno spettacolo d’altri tempi si è svolto questa domenica a Crolles (Isère) per la visita dei capitani reggenti di San Marino. Una tradizione in questo piccolo stato situato in Italia che ha alcuni cittadini a Grésivaudan.

Tra sbandieratori e balestrieri in costume medievale, la cerimonia svoltasi questa domenica 15 settembre a Crolles (Isère) sembrava uscita da un’epoca lontana. Non era una festa medievale, ma il tradizionale corteo che accompagna le loro Eccellenze Nicola Selva e Michele Muratori, capitani-reggenti di San Marino, questo piccolo stato senza sbocco sul mare al centro dell’Italia.

San Marino, dal suo nome proprio, è il terzo stato più piccolo d’Europa con una superficie di 61 km² e circa 32.700 abitanti, quasi tre volte meno della popolazione di Grenoble. Solo Monaco e il Vaticano sono più piccoli. Ma è soprattutto la Repubblica più antica del mondo esistente ininterrottamente fino ad oggi, con un ordinamento costituzionale che risale al… XV secolo.

Le loro Eccellenze hanno visitato il sindaco di Crolles questa domenica. E impensabile che i capitani-reggenti si muovano senza il loro corteo. La cerimonia è iniziata con il battito dei tamburi con un lancio di bandiere eseguito con magistrale precisione. Le coppie in costume da cortigiano hanno poi marciato per la piazza, mano nella mano, mentre i passanti sbalorditi guardavano.

E nella piccola folla di curiosi c’erano sammarinesi come André, un Isérois i cui genitori sono nati nella Repubblica Serenissima: “Quando avevo 4 o 5 anni, siamo andati a trovare la mia famiglia a San Marino in treno. Questo viaggio ha segnato io perché i sedili erano di legno, c’era fumo dappertutto, le stazioni erano buie… e avevamo più di 12 ore di viaggio”.

L’ascesa dell’artigianato, del commercio e persino dell’industria, favorita dall’esplosione del turismo, consente ora al piccolo stato di prosperare. Ma la situazione economica non è sempre stata così comoda per i suoi abitanti. “Era piuttosto povero quando ci andai negli anni ’50, non c’era niente. Portavamo cioccolato, burro, tante provviste per accontentare le persone , ricorda André. Avevamo un’immagine di persone ricche, come quelle che hanno successo oggi negli Stati Uniti .”

La corruzione ha afflitto il potere alla fine del secolo scorso, la compravendita di voti era pratica comune e accettata anche fino agli anni 90. Oggi San Marino ha fatto un passo verso l’Europa, pur restando prudente: “Gli accordi attuali dovrebbero consentire alla Repubblica di San Marino per entrare nei mercati europei, ma non nella comunità , spiega il sottosegretario agli Affari Esteri, agli Affari Politici e alla Giustizia Nicola Renzi.La nostra scelta è quella di andare per gradi: prima il comune accordo e poi vedremo come integrarci.

Iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2009, la Serenissima Repubblica di San Marino ha conservato le sue tradizioni popolari e folcloristiche. A rischio di stupire gli abitanti di Isérois quando le loro Eccellenze i capitani reggenti si spostano per la metropoli di Grenoble con il loro corteo.

 

Fonte: france3-regions