Uno dei pochi progetti inediti del maestro funzionante alla perfezione è stato presentato ieri a Expo con tanto di primo dardo lanciato
Ecco la balestra veloce che sognava Leonardo Il primo dardo scoccato dalla balestra di Leonardo Da Vinci ricostruita a San Marino
25/Giugno/2015 – H. 12.13
SAN MARINO – E‘ una chicca a livello mondiale e da ieri è un’altra gemma del Titano all’Expo. Ieri mattina, nella cornice del fossato antistante il Castello Sforzesco di Milano, la Federazione Balestrieri Sammarinesi in collaborazione con il centro studi Leonardo 3, ha infatti presentato alla stampa in anteprima mondiale il primo modello inedito e perfettamente ottimizzato e funzionante della Balestra Veloce di Leonardo da Vinci.
Alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, ne hanno curato la presentazione Leonardo3 e la Federazione Balestrieri Sammarinesi. Quindi, dalle parole ai fatti e la balestra ha scagliato il suo primo dardo.
L’iniziativa, patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dalla Segreteria di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, si inserisce tra le altre dedicate a Leonardo da Vinci nel palinsesto di Expo in Città, il progetto di Comune e Camera di Commercio di Milano che riunisce tutti gli appuntamenti che si svolgono in città durante i sei mesi di Expo.
Tanto che la la balestra è stata poi trasferita nel padiglione di San Marino a Expo Milano 2015 dove resterà in esposizione per i visitatori prima di venire spostata alla mostra Leonardo 3 – Il Mondo di Leonardo in Piazza della Scala a Milano. Progettata sui fogli 143, 153 e 155 del Codice Atlantico, la Balestra Veloce è uno dei pochi progetti inediti di Leonardo funzionanti alla perfezione.
Il modello, costruito dal maestro balestriere Danilo Giovannini, consente non solo grande precisione e potenza nel tiro, ma è dotato di un pratico meccanismo di carica rapida, inesistente persino nelle moderne balestre tradizionali.
Nel caso del progetto della Balestra Veloce, Leonardo da Vinci non si è limitato allo studio e al miglioramento di quanto disponibile al suo tempo, ma ha prodotto una vera e propria invenzione che, se concretamente realizzata, avrebbe potuto cambiare le strategie sul campo di battaglia e, conseguentemente, il corso della storia.